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supermarco87.
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E 48 ore dopo le nuove misure di sicurezza per combattere la violenza negli stadi Argentini presentate dal CO.PRO.SE.DE ed il Ministro della Giustizia Nilda Garre, nel salone principale della Casa Rosada si sono riuniti la Presidentessa Cristina Kirchner, il Ministro degli Interni Florencio Randazzo ed il boss dell'A.F.A. Julio Grondona.
Il Governo Nazionale e l’AFA hanno lanciato il nuovo programma per il controllo ingressi, il nuovo progetto si chiama SABED (Sistema Acceso Biometrico Espectaculos Deportivos), sistema composto da un centinaio di valigie contenenti un notebook con uno scanner che legge le impronte digitali. L’impronta della persona che desidera entrare allo stadio viene confrontata con il database della polizia in diretta e se si accende il Led Verde si può entrare tranquillamente, in caso di Led Rosso causa “derecho de admision” o persone processate per la legge 24.192 (violenza in un manifestazione sportiva) o “semplicemente” latitanti o profughi non potranno entrare allo stadio. Con i 100 scanner si riescono a controllare 180.000 persone in 1 ora!
Il momento clou della serata è stato quando la Presidentessa ha provato per prima il SABED e non si accendeva il Led Verde ma restava rosso! ”Proprio a me che sono un Angelo!” dichiara scherzosamente la Kirchner ed a salvarla è il Ministro Randazzo “Cristina ti sei messo la crema nelle mani prima della conferenza stampa, hai le mani umide!”. Mani asciugate, finalmente si accende il Verde e tutti felici!
La cosa che fa' veramente ridere è che il Co.Pro.Se.De non era al corrente di questo nuovo sistema e ieri parlavano di vietare l’ingresso di “trapos” e “telones”.
La Presidentessa si mostra contraria a questo assurdo divieto:
“Ma come si fa a vietare i Trapos? C”e una mistica, una tradizione Argentina! Il portare il trapo allo stadio, difenderlo! Vengono da tutto il mondo per vedere da vicino le hinchadas Argentine, ci sono i tour operator che ti portano allo stadio e noi non vogliamo i trapos negli stadi? Sicuramente adesso che ho parlato di difendere i trapos domani sui giornali diranno che sono una Barra-Brava!!!”
Il capo dello Stato continua con un discorso che fila liscio:
“Se parliamo di violenza nel calcio non bisogna affrontare il problema parlando solo di ”piccoli gruppi” (termine che utilizza per non parlare di barras bravas…) perchè rischiamo di sbagliare e non trovare una risposta al problema, la violenza c’e sempre stata ma le cose più gravi accadono fuori dallo stadio e questo va chiarito subito perché voglio rendere omaggio al tifoso argentino!”
“Per combattere la violenza, dobbiamo lavorare tutti insieme, i clubs fornendo al database i nomi dei violenti e l’AFA collaborando con gli arbitri, ci sono dei direttori di gara non validi e preparati che a volte fanno arrabbiare la gente, e quando uno vede un arbitro in malafede perde le staffe anche se è una persona tranquilla e può fare una stupidaggine.
La violenza non c’è solo in curva! Ho visto persone colte e di un certo livello prendersi a pugni in una tribuna d’onore! Gente che teneva la stessa squadra!”
“Vado allo stadio fin da piccola, mi portava mia madre pazza del Gimnasia La Plata, poi mio marito pazzo del Racing, guardavo sempre le curve i ragazzi sulle transenne appesi ai Trapos a tifare come dei matti, vedo tanta passione e mi piace, guardavo solo loro, adesso da un giorno all’altro sono tutti delinquenti? Bisogna smettere di strumentalizzare la violenza nel calcio come un problema politico del mio governo, ripeto la violenza c’e sempre stata e c’e più violenza fuori lo stadio che dentro!”
“Non voglio parlare di Barras Bravas, parliamo di hinchas, persone che vanno allo stadio e tifano con il cuore. Avere la passione per una squadra di calcio è sentirsi vivo! Io diffido di chi non ha passione per nulla, nella vita bisogna avere passione, per una squadra di calcio, per la politica per la letteratura per qualcosa! Senza passione non si può vivere!”
“Violenza c’è sempre stata quindi non veniteci a prendere per pazzi e raccontare a tutti gli argentini che prima non c’era e che adesso bisogna vietare tutto per tagliare questa cattiva onta che esiste ma non è diretta ne guidata dai piccoli gruppi. Noi con queste macchine e questo software di controllo vogliamo dare un piccolo contributo alla lotta contro la violenza negli stadi!”
Il sistema SABED potrebbe essere utilizzato già dal prossimo venerdì negli anticipi di Primera Division, in principio si utilizzerà solo negli stadi della Capital Federal o Città di Buenos Aires, sinceramente non penso funzioni più di tanto, i tornelli dovevano avere lo stesso effetto e basta cercare i video de LA 12 quando Rafa Di Zeo è ritornato alla Bombonera per Boca – Rafaela per rendersi conto di come i Barras entrano come vogliono!
Fanno tenerezza le parole della Presidentessa difendendo i ”piccoli gruppi“ o “la passione dei tifosi argentini!”.
Nessuno si è scandalizzato quando li ha difesi e non ha torto quando dice che i problemi più gravi sono fuori dallo stadio; chiedere ai Clubs una lista dei Barras Bravas da inserire nell’elenco e quello che hanno fatto fino adesso senza risultati positivi, quindi non cambierà assolutamente niente a meno che uno non sia un ricercato o latitante e gli venga in mente di andare allo stadio.
Bello anche il discorso di parlare di “passione per il calcio e la politica“, discorso giusto per i Barras Bravas che hanno la pa$$ione per il Calcio e adesso hanno scoperto anche la pa$$ione per la politica, ormai il legame tra Barras Bravas (o meglio piccoli gruppi” e la politica è cosa di tutti i giorni, quindi non veniteci a raccontare che un politico o dirigente farà il nome di un Barra Brava per vietargli l’ingresso allo stadio perchè non accadrà mai!
Morale della favola: non cambierà niente, solo mettere il proprio dito su uno scanner prima di entrare in uno stadio (al momento solo nella città di Buenos Aires) è il solito teatrino di far vedere alla gente che si fa' qualcosa per combattere la violenza e apparentemente siamo tutti apposto!
Per finire la serata la Presidentessa ha suggerito di intitolare il prossimo campionato di Serie A a EVITA PERON per il 60mo anniversario della sua morte, sicuramente nelle prossime ora arriverà l’ufficialità dell’AFA.
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1. La violenza negli stadi va sicuramente combattuta, ma c'e' da precisare che il 90% delle volte gli scontri avvengono fuori all'impianto, perche' ci sono piu' via di fuga. Spesso poi questi atti di violenza non hanno nulla a che vedere con il calcio. Nella maggior parte dei casi si usa il calcio per stanare l'obiettivo. Chi deve uccidere qualcuno sa bene che il tizio che deve far fuori e' facile che possa trovarsi vicino allo stadio della sua squadra del cuore. Il piu' delle volte sono esecuzioni che riguardano scontri tra bande. Ultimamente in Brasile ci sono stati 7-8 morti dopo la vittoria del Palmeiras nella Copa do Brasil, e la dinamica di queste uccssioni, uno che guida la motocicletta e l'altro che spara al bersaglio, sono le classiche esecuzioni che riguardano la criminalita' locale (scontri tra band rivali, possesso del territorio, qualcuno che ha pestato i piedi a chi non doveva), tutte cose che con il calcio non hanno nulla da spartire
2. Sui trapos la Kirchner ha ragione. Fanno parte della storia del calcio argentino e vietarli sarebbe un delitto
3. Sul fatto che i club possano dare la lista di chi compone le Barras Bravas per me e' pura utopia. Tantissime Barras Bravas sono finanziate dagli stessi club, anche in Uruguay e' cosi', e mi meraviglio che qualcuno possa solo aver immaginato di avere una lista del genere, eppure vivendo da vicino la situazione dovrebbero essere maggiormente informati, e invece lo siamo noi che viviamo a migliaglia di chilometri di distanza
4. Un modo per entrare lo si trovrera' sempre. Se in Sud America sono entrati allo stadio tizi con la pistola, come in un Estudiantes - Nacional di Copa Libertadores (e questa persona la pistola la uso' pure per sparare all'interno dello stadio), e altri con il coltello, come in un Blooming - River Plate di Copa Sudamericana, non vedo come non possa entrare un tizio per assistere ad una partita. -
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Diego Maradona Jr, il figlio che Maradona ha avuto da Cristiana Sinagra, ha confermato oggi alla stampa argentina che conta 'entro fine mese' di poter fare parte di El Porvenir, squadra della provincia di Buenos Aires che attualmente gioca nella Primera Division C, l'equivalente della Seconda Divisione della Lega Pro italiana . -
supermarco87.
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Qualche chicca sul passaggio di Maradona JR al Porvenir:
Martedì 22 agosto sbarcherà a Buenos Aires il nuovo acquisto de El Porvenir ( “El porve”, squadra del quartiere Gerli, periferia sud al confine tra Avellaneda e Lanus) Diego Armando Sinagra o Diego Armando Maradona Jr, il figlio non riconosciuto dal Pibe de Oro.
Il ragazzo si stava allenando con il Mari F.C. di Napoli (pare si tratti dell’ex Napoli Sanità), in Argentina sono convinti che fosse una squadra stile serie B di Buenos Aires (paragonabile alla nostra C1 o Lega Pro I Divisione!!)
Diego Armando Jr. guadagnerà 30.000 dollari al mese e in più avrà un appartamento a Puerto Madero, il quartiere benestante della città più una macchina all’europea.
Come fa una squadra della Primera C, ossia la quarta serie del calcio Argentino, a pagare una cifra del genere? Facile, il suo allenatore è Luis Ventura, uomo della TV Argentina che partecipa a diversi programmi di Gossip e l’operazione Diego Jr è interamente finanziata da un altro uomo della televisione, un certo Ricardo Fort.
In poche parole è come se in Italia Alfonso Signorini e un tronista di “Uomini e donne” portassero un giocatore in Lega Pro!!
L'ARGENTINA PAESE GENEROSO!!!
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jjackobsen.
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Tutto il mondo è paese......noi in Italia abbiam fatto giocare in serie A il figlio di Gheddafi.......
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Siddharta Man.
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E stava per debuttare Gene Gnocchi
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filippo1975.
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Offerta del River Plate per Del Piero ma...
http://www.tuttomercatoweb.com/juventus/?a...LmNvbS0xMDY5ODQ
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supermarco87.
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La quarta giornata del Torneo Inicial 2012 è stata a rischio rinvio, in settimana l’ AFIP (Administracion Federal Ingresos Publicos, una sorta di Guardia di Finanza Argentina) aveva denunciato all'AFA delle irregolarità nel tesseramento di due giocatori di serie A, Bottinelli e Piatti. Entrambi non sono stati autorizzati a giocare per River e San Lorenzo. Giovedi a questi due si sono aggiunti altri nove calciatori e Ricardo Echegaray ,il titolare dell’AFIP, ha chiesto alla federcalcio Argentina l’elenco completo di tutti i tesserati delle squadre di Primera.
La AFIP sta indagando per “frode fiscale ed evasione”, per ora i clubs sarebbero tagliati fuori (visto che il 99% dei trasferimenti si fanno attraverso procuratori); in Argentina per legge non si possono registrare contratti in dollari e per comprare moneta straniera bisogna chiedere permesso proprio all’AFIP.
Echegaray e i suoi uomini hanno scoperto che i trasferimenti quest’anno si fanno tramite compagini di serie B del Cile o dell’ Uruguay, paesi nei quali i procuratori riescono a dichiarare meno del 25% di guadagno ed inoltre possono operare in dollari, quindi guadagnando sia in percentuale che in soldi cash perchè in Argentina guadagnerebbero circa il 40% in meno!!
Intanto Grondona ha parlato con il Governo ed i vertici di “Futbol Para Todos”, per evitare di rinviare la giornata, cercando di convincere i politici che i Clubs non hanno delle responsabilità e che la colpa debba ricadere tutta sui procuratori ed inoltre ha chiesto al Governo un permesso speciale per far giocare i tesserati mentre la giustizia indaga.
Questo è l’elenco completo dei giocatori indagati dell’AFIP:
Ustari (Boca); Santiago Vergini (Newell’s), Fernando Ortiz (Racing), Jonathan Bottinelli (River); Pablo Ledesma (Boca), Víctor Zapata (Independiente), Jonathan Santana (Independiente); Román Martínez (Estudiantes), Ignacio Piatti (San Lorenzo); Emanuel Gigliotti (Colón), Denis Stracqualursi (San Lorenzo).. -
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Quando si può guadagnare qualche dinero in più...sempre la stessa storia...
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